Bizzarroni

Bizzarroni #01 | I miei resti di scheletro di Damien Ark

Bizzarroni è una rubrica di traduzioni dall’impossibile. Qui l’uscita numero zero.

A cura di Enrico Monacelli, Marcela Isabel Navea Vera e Tommaso Garavaglia


Sono le quattro del mattino e la tempesta, come promesso, sta ancora dando alla luce l’apocalisse. Lascio aperta la mia finestra così da meditare ascoltando il crepitio del vento che sbatte contro i muri della mia stanza. L’odore è denso, fresco, umido, fangoso, sangue fresco da polsi fasciati di recente. Mentre il mio telefono è rovesciato, in attesa di un messaggio, un lampo illumina la parte inferiore del mio corpo. Faccio cadere un po’ di saliva sulla cappella e la spargo sul mio pube.

bloodfucker ha inviato un messaggio

venerdì c’è luna piena

penso tu possa aspettare fino ad allora

mandami un’altra foto del tuo viso

kaneki-kun 04:06

un’ora fa eri a 5 miglia di distanza ora sei a 6

sei tu quello nel pickup in fondo alla collina

assurdo che qualcuno come te abbia vissuto così vicino a me per tutta la mia vita

Il telo ha un suo oceano dentro di sé a causa della tempesta. In un primo momento l’acqua è fredda e mi fa sentire fragile, poi diventa calda e il mio cervello diventa una poltiglia. Dio ha scrostato via il soffitto e ha piegato il vetro trasformandolo in una scultura astratta in mezzo ai mobili e ai cimeli di famiglia. Un giorno, tutto di noi diventerà polvere. Tutta questa sofferenza che ci portiamo addosso è meno di un nanosecondo nella linea temporale dell’universo. La maggior parte di quel tempo trascorrerà nello spazio vuoto, mentre i buchi neri divorano ogni cosa fino a che non sarà consumazione di un vuoto senza stelle. Questo è il sesso, per me. Quando vengo scopato mi sento come una supernova che cancella tutto ciò che incontra sul suo cammino. Contenuta in questo pensiero c’è anche la mia morte, la trasformazione in un buco nero. Ciò che mi delude è che quando mi ucciderà, sarò semplicemente morto. Sono solo un sacco di carne che chiede di essere ridotto a brandelli. Non una stella. Non il mio pianeta preferito. Non la mia costellazione. Solo un essere umano che è morto.

kaneki-kun ha inviato una foto

bloodfucker 04:09

carino. voglio farti a pezzi con una motosega.

6 ancora sicuro di volerlo fare?, . una volta entrato nella plastica non si torna più indietro.

kaneki-kun

sì sì lo voglio

😛

prima che io perda i sensi, devi ricordarmi che la mia vita non è valsa nulla.

che tutto questo era inevitabile e che me lo merito.

Sei sicuro che non verrai arrestato?

Quando avevo otto anni, nel bosco vicino a casa mia fu trovato lo scheletro di un bambino e, da allora, non posso fare a meno di pensare che avrei dovuto essere io. Ancora non avevo fatto nulla di lontanamente terribile, ma ho sempre saputo che prima o poi sarei scivolato in qualche specie di disturbo. O forse sono stati il bullismo e gli abusi sessuali a farmi sentire così.

bloodfucker 20:15

non è necessario che tu muoia. potresti stare meglio sai

stai scegliendo la via d’uscita più comoda facendo così

non che io abbia di che lamentarmi

kaneki-kun

se non lo fai tu lo faccio io

forse riuscirei a venire mentre mi impicco

se non mi fai questo, finirò per diventare come te, ma più stupido.

sarei la prima persona queer a fare una sparatoria di massa.

per favore rispondi

pensavo facessi sul serio, ma mi sbagliavo

bloodfucker

lol

tutti questi shooter sono froci non dichiarati

ma fai come ti pare

io sono ancora disponibile cmq   :champagne-bottle: :eggplant-emoji: :sweaty-face: teardrops:

Voglio morire. Non vale la pena vivere in povertà. Tantomeno in solitudine. Lutto. L’odio non fa che accumularsi e corrodere. A volte non so dire se sono più omicida o suicida. Pensavo di poter scaricare tutta la pornografia del mondo e darmi alla masturbazione, ma la vita è più breve di quanto si possa immaginare. La pornografia è l’unica cosa che mi impedisce di ammazzarmi. Quando mi faccio una sega penso a morire. Voglio che la mia cazzo di testa venga tagliata e infilzata con un palo. Voglio che qualcuno mi massacri di botte. Quando dormo, sogno di qualcuno che mi sventra e mi mangia vivo. Mi sveglio urlando. Sono malato. Più mi rendo conto che nulla in questo mondo cambierà e che le persone che amo saranno sempre morte, più voglio essere morto e non capisco cosa cazzo ci sia di sbagliato in questo. Fottiti se non capisci. Fatemi morire e basta. Prima che lui morisse, pensavo che non ci fosse niente di più esoterico ed erotico dell’atto stesso della morte, invece poi l’ho visto lì e ho capito che non c’è proprio nulla di bello. Provo solo vergogna per aver pensato che fosse qualcosa di più di una conclusione orribile per una storia incompleta che devasta le anime degli altri. Forse l’assassino di quel bambino ha provato le stesse sensazioni che ho provato io quando mi sono masturbato all’idea di diventare un pezzo di carne sul tavolo autoptico? Oppure lo stato di euforia esoterica alla fine è scemato e lui ha ceduto al nichilismo che la vita umana vale così poco, che non importa nemmeno se uccidi queste persone, tanto continuano a riprodursi e a uccidersi, cazzo. Tu, singolo individuo, non potrai mai uccidere abbastanza persone su questo mondo. Quando sono nato, il cordone ombelicale mi stava strangolando. Sono sopravvissuto e sono cresciuto fino a diventare un frocio con i polsi lacerati e una fascinazione per la sua propria morte. Può darsi che Dio sia coinvolto in questo. La scienza è andata contro la sua parola e mi ha lasciato diventare questo ____. È successo anche a mia madre. I miei nonni hanno avuto due bambini nati morti prima di lei. Tutti strangolati dal cordone che doveva portarli alla vita. Perché la gente pensa che partorire sia bello? Avete mai visto come è fatto un bambino morto? Avete visto che aspetto ha una figa dopo il parto? Avete mai visto una donna morta con il corpo squarciato e il bambino morto chiuso in un fottuto sacco e portato all’inceneritore? Hai mai visto un feto sezionato? Posso dirvi dove trovare quelle immagini e quei video. Per prima cosa, dovete scaricare un browser Tor, dotarvi di una Virtual Machine e

kaneki-kun 04:16

quanto è schifoso se sono eccitato da morire in questo momento a pensarci

ma quando succederà sono sicuro che non mi verrà duro

non sarà minimamente come me l’ero immaginato

la morte è sempre malata, dolorosa, deprimente, brutta

che poi è ciò che sono io

bloodfucker 04:18

ma chi te l’ha chiesto

io ce l’avrò duro in ogni caso

spero tu possa trovare pace dopo che sarai morto

sei già venuto

vai a letto

Quando gli ho detto che avevo fantasticato sulla mia morte, mi ha risposto che mi amava lo stesso e che avrebbe provato a far finta di uccidermi se questo mi avesse reso felice. Mi ha ammazzato più di mille volte. Ogni volta che morivo, la sensazione era altrettanto reale ed erotica della precedente. Grazie, piccolo. Ti amo. Grazie per aver capito… Non potrei mai fare una cosa del genere senza nessun altro. Sei l’unica persona che non mi fa sentire completamente malato. Non che volessi che mi uccidesse per davvero, ma essere ucciso e umiliato mentre ho un’erezione è stata una mia ossessione da quando ho sentito parlare per la prima volta di quello scheletro. Ogni volta che venivo era come se diventassi sempre più simile a lui, a quelle ossa nel bosco, all’innocenza che un tempo nasceva da esse, sottratta in nome delle pulsioni sessuali di qualcuno. Dopo la sua morte… non potrò mai più sentirmi così. Il solo pensarci mi fa venire voglia di uccidermi. L’unica cosa che mi rimane è questa. Che razza di bambino proietta la propria immagine su uno scheletro? Non mi interessa come succede. Ci sono molti modi per farlo, ma non mi interessa più.

kaneki-kun 04:20

mi sono appena schizzato in faccia

ok, notte

Il venerdì non andava bene. C’erano dei tornado in zona. Lo portai nel bosco dove 19 anni prima avevano trovato la mia prima vittima. Era molto sexy con quei pantaloni neri chino, le scarpe Converse, una maglietta con la grafica di qualche personaggio di anime che era sulla sua foto del profilo di Grindr e una collana di pietre che gli penzolava al centro del petto. Il suo petto, ecco dove desideravo conficcare il mio coltello. Dopo essersi spogliato, ho scattato delle foto di lui con alle spalle la natura in decomposizione. L’ho legato all’albero e l’ho fustigato con dei rami spezzati. Per gioco gli ho iniettato il mio sangue malato e la metanfetamina. Pensava che lo avrei ucciso davvero quando ho iniziato a soffocarlo, ma poi ho visto che il tornado stava arrivando, così ci siamo riparati sotto al fango gelido e all’erba morta. Gli ho detto: “Domani ti ammazzo, cazzo. Troverò una casa già abbandonata e rovinata dalla tempesta e ti scoperò lì dentro. Ti stuprerò, cazzo. Ti sparerò in testa. Ti taglierò la gola. Poi ti pugnalerò al petto ripetutamente. Guarderò il tuo corpo morto, lo contemplerò e probabilmente lo stuprerò di nuovo. In effetti, potrei riversare l’intero caricatore nella tua testa. Voglio che ogni buco del tuo cranio sia abbastanza largo da permettermi di scoparlo. Tu non lo sai ancora, non finché la tua anima non si solleverà dal tuo corpo dopo la morte e mi guarderà mentre lo faccio prima di volare via attraverso il soffitto, ma io urlerò più forte che posso contro la tua faccia martoriata e piena di cervella ed eiaculerò su tutta la tua corteccia cerebrale. Scaverò per tirare fuori il tuo cazzo di talamo, lo porterò a casa e lo infornerò insieme ai tuoi testicoli. Solo allora capirò cosa ti ha fatto provare tutto questo trauma e questo dolore. Ti rendi conto che meriti molto di più di questo, vero?”. Ormai è troppo tardi. Ma questo è ciò che volevi. Questo è ciò che volevi.

kaneki-kun 09:00AM

non sto dormendo

riesco solo a pensare a quello che gli è successo nei suoi ultimi momenti

cos’è più deprimente – la cremazione o venire seppelliti

sei mai stato innamorato

bloodfucker

t do la risposta prima che tu muoia se me lo ricordi

ti è venuto duro?

kaneki-kun

no

mai più

bloodfucker

falso. a tutte le mie vittime viene un’erezione dopo che sono morte. è naturale.

ehi, è venerdì. lol

Spero tu sia pronto.

Quando la tempesta finisce. Il cielo è color lavanda. Vortica come una macchina per lo zucchero filato. C’è una catarsi di proporzioni monumentali. Ma il mio sperma non ha sapore. Riesco a vedere attraverso la mia carne. Il letto è intriso di acqua piovana e del mio sudore febbrile. Stringo il cuscino. Il telefono squilla, ma non rispondo. Non è chi vorrei che fosse. Non lo è da tempo e non lo sarà mai. Immagino il cielo che fa scendere il tornado su casa mia e che mi strappa le ossa dalla mia pelle dolorante e pallida. Ma non succede e non succederà mai. Questa vita, breve come un nanosecondo, mi sembra una condanna all’ergastolo, senza fine, un lento marcire verso l’inferno. Mi sono masturbato tutta la notte al pensiero della mia morte e ora che sono flaccido, sfinito, zuppo, in preda alla depressione, non sono sicuro che ci sia qualcosa di simile a questa sensazione che è peggiore della morte stessa.

Traduzione a cura di: Marcela Isabel Navea Vera


Damien Ark (they/them) è uno scrittore autodidatta e outsider specializzato in opere transgressive LGBT+. Damien non possiede lauree in letteratura e non ha frequentato corsi di scrittura. Il suo primo romanzo, intitolato Fucked Up, è stato pubblicato nel 2020 da Expat Press. Come October è uscito nel 2023 per Feral Dove Books.

Qui la versione originale del racconto